The Long Tail

L'espressione The Long Tail, in italiano Coda Lunga, è stata coniata da Chris Anderson - ex direttore di Wired Usa e grande esperto di nuove tecnologie -, in un articolo dell'ottobre 2004 su Wired Magazine.

L'espressione descrive alcuni modelli economici e commerciali tipici del mondo digitale e il sottotitolo del libro scritto da Anderson, "Da un mercato di massa a una massa di mercati", descrive in poche e semplici parole il concetto di base.

Per meglio inquadrare la Coda Lunga, possiamo cominciare dicendo che ognuno di noi ha i propri gusti, i propri bisogni, la propria esperienza e le proprie idee e, in conseguenza di ciò, cerca di soddisfare le proprie richieste in termini di prodotti e servizi. 
Per quasi tutto il secolo scorso, la sovrabbondanza e l'eterogeneità che caratterizzavano ad esempio, musica, film o libri sono state per così dire "filtrate" dalle capacità di supporto del sistema di distribuzione tradizionale: punti vendita, cinema, librerie, ecc.
L'avvento di internet ha permesso di ampliare lo spazio espositivo di questi beni e di portarlo a dimensioni sostanzialmente illimitate e la domanda si è modificata di conseguenza: si è passata da quello che di fatto era un monopolio formato dai prodotti di grande successo a una coda lunga di micromercati che possono andare a calzare con più precisione sui gusti di ogni persona. 

Nella musica, ad esempio, anche il ragazzo appassionato di Medieval Rock potrebbe acquistare l'ultimo album di successo(?) di questo genere con (quasi) la stessa facilità che incontrerebbe se volesse comprare l'ultimo album dei Coldplay.

La Coda Lunga è sostanzialmente questo: nei campi che ne sono stati influenzati e che non prevedono costi di entrata/magazzino molto alti, il web ha permesso la creazione di micro-settori/micro-mercati che incontrano con più precisione i gusti e le esigenze delle persone e che di conseguenza massimizzano la conversione.


La Long Tail è utile anche per descrivere il modello economico di colossi come Amazon: i ricavi vengono ottenuti non solo con la vendita di molte unità di pochi oggetti (i best-seller), ma anche vendendo pochissime unità di tantissimi oggetti diversi.
O ancora, Wikipedia conta un grande numero di voci di bassa popolarità, che collettivamente generano più traffico rispetto al numero limitato di voci molto popolari presenti in un'enciclopedia convenzionale come l'Encyclopædia Britannica.







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