Smart steel. A digital Revolution.
Cosa vuol dire
innovazione?
È con questa
domanda che si apre la principale convention del Sud Europa dedicata
alla filiera dell’acciaio: InnovA, titolo scelto appositamente con
la lettera finale maiuscola, per dare importanza alla parola
“acciaio” ma anche all'alluminio ed altri materiali. Questo
nome contiene un messaggio chiaro che invita a fare innovazione senza
avere paura poiché fa parte di un passaggio necessario per lo
sviluppo della società e delle aziende, si parla dunque non più di
evoluzione, ma di rivoluzione poiché il futuro non può essere
uguale al passato. E’ un cambio di paradigma, un sistema diverso di
fare economia.
I mercati del futuro
non devono essere dei luoghi di scontro ma dei luoghi di scambio.
L’attenzione è
rivolta non solo all'industria siderurgica ma all'intero mondo
digitale.
Queste le parole di
Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo economico della
Regione Lombardia: “Se persino un elemento solido come l’acciaio
riesce ad essere flessibile nel suo cambiamento, così dobbiamo
esserlo anche noi, nel guardare al futuro. Fondamentale però è la
formazione per conservare la competenza della persona, che deve
rimanere al centro del progetto. La tecnologia - ha proseguito - è
uno strumento a disposizione dell'uomo per raggiungere questi
obiettivi e non certo qualcosa che possa andare a sostituirlo”.
Nel contesto
economico bresciano ci sono due grosse eccellenze: la meccanica e la
siderurgia. In particolar modo la siderurgia occupa 6000 dipendenti
in provincia, cioè il 10% della produzione. Brescia è una culla di
progetti innovativi, è una città che ha accettato la sfida
dell’innovazione ed ha saputo mettersi in discussione. L’umiltà
ed il coraggio degli imprenditori bresciani hanno contribuito al
processo di cambiamento generando sempre nuovi stimoli e nuovi spunti
di riflessione, tutto ciò ha però bisogno dell’appoggio delle
istituzioni e della pubblica amministrazione per accompagnare nella
crescita e nello sviluppo il territorio bresciano e farlo rimanere
competitivo. Ci dev'essere una sinergia ed una collaborazione tra
pubblico e privato per vincere le sfide del futuro, quindi essere
competitivi nei processi e non solo nei prodotti.
Oggi si parla di
“digital steel” e di “smart steel” cioè acciaio intelligente
in grado di trasmettere dati tramite sensori, dati che dovranno
essere interpretati affinché possano creare valore da immettere nel
processo produttivo. Il prodotto finale, centrato sulle richieste del
cliente, verrà distribuito utilizzando piattaforme internet. Le
nuove tecnologie serviranno non solo per ottimizzare il prodotto
finale ma anche l’intero processo produttivo in modo da ridurre
l’impatto ambientale, rafforzare il recupero ed il riutilizzo delle
materie prime. Come ha detto Carlos Moedas, commissario europeo per
la ricerca, la scienza e l’innovazione, “La siderurgia non è un
settore a sé stante, è un settore strategico per molti altri
settori come trasporti, edilizia, robotica ed aerospaziale. La sfida
principale è quella dell’economia circolare. Il 30% delle nostre
emissioni industriali di CO2 è dovuto all'acciaio. La nostra
destinazione è una siderurgia più pulita, concorrenziale a livello
mondiale e l’innovazione ci consentirà di raggiungere questo
obiettivo. Le tecnologie innovative sono l’unico modo per
realizzare una produzione dell’acciaio pulita”.
Per Antonio Gozzi,
presidente di Federacciai, l’industria siderurgica del futuro
dev'essere un'industria sicura, sostenibile, a basso impatto
ambientale. Le fabbriche a forno elettrico sono la più grande
macchina di economia circolare che esiste in Europa. All'anno si
consumano più di 15 milioni di tonnellate di rottame, che viene
ritrasformato in acciaio. La siderurgia italiana continuerà a
mantenere il suo livello altissimo se lavorerà sul capitale umano.
Il progetto InnovA è
sostenuto da InnexHUB, realtà nata nel luglio 2017 per iniziativa
delle associazioni rappresentative degli imprenditori e degli
artigiani delle province di Brescia, Cremona e Mantova, e che vede
nell'innovazione il crocevia di tutti i processi di costruzione del
futuro. L’obiettivo di InnexHUB è quello di sensibilizzare le
imprese circa le opportunità offerte dalla trasformazione digitale,
aiutandole nella valutazione del proprio grado di maturità digitale
favorendo così l’incontro fra la domanda delle imprese e l’offerta
di innovazione.
Un esempio di
azienda innovativa bresciana è Inxpect, la quale ha creato un
sistema di sicurezza industriale, Lbk System, un radar compatto, poco
costoso, che vede attraverso il fumo e distingue se attorno alla
piattaforma del robot si muove un uomo, un topo o un gatto. È la
prima barriera intelligente di protezione radar al mondo. Il radar è
una tecnologia quasi antica. Prima lo si usava in ambito
prevalentemente militare, poi una decina d’anni fa lo si è
installato sulle automobili, adesso la tendenza è di portare questa
tecnologia nelle fabbriche e nelle nostre case. Fra cinque anni sarà
una tecnologia domestica.
Ad InnovA non si
parla solo di business ma anche di cultura e relazioni. Chi aveva già
collaborato con Made in Steel per lo sviluppo della strategia social
è sicuramente BLAB, studio di comunicazione, nato dall'unione di
Branditylab che si occupa di strategia, web, social, seo, digital,
branding, analytics, e Comunico che si occupa di eventi, ufficio
stampa, relazioni, marketing puro.
Blab, una parola
semplice, inventata, che rimanda a quello che tutti fanno
quotidianamente: comunicare.
Anche nella
comunicazione c’è bisogno di innovazione, intesa come forma di
sopravvivenza poiché è diventata una necessità per adattarsi alla
società in continuo cambiamento. Il digitale da strumento è
diventato a tutti gli effetti un ambiente, un posto diverso da quello
reale, ma altrettanto vivo e popolato da persone.
Se un tempo
l’innovazione era intesa come fisica, tattile, oggi si parla di
innovazione digitale. La grande sfida sta quindi nel cambio di
approccio, non più fisico ma di pensiero e di processo.
Da qui parte
la rivoluzione digitale.
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